Martedì 21 marzo 2023 le classi 3A, 3B, 3F e 3G hanno partecipato alle celebrazioni della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie", organizzata da Libera a Milano.
La manifestazione è giunta quest'anno alla sua XXVIII edizione e ha visto come momento specifico la lettura dei nomi delle 1069 vittime innocenti delle mafie individuate sino ad oggi (vedi elenco in allegato), un momento molto forte per la riflessione civica collettiva e per la memoria storica italiana.
Il discorso di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, dal palco in piazza Duomo ha richiamato tutti i presenti contro l'indifferenza e l'inconsapevolezza di fronte al dilagare delle mafie e dei loro comportamenti criminali nei differenti contesti di azione, con un forte appello al senso di responsabilità da parte di tutti che deve divampare in tutti i settori della società. Di seguito alcuni passaggi dal discorso di don Luigi Ciotti:
"...È possibile sognare un Paese senza mafia? Sì, è possibile! Ma finché non ci sarà una presa di coscienza collettiva sulle ricadute della peste mafiosa, non si riuscirà a estirpare il male alla radice, una radice che è culturale, sociale, etica...
... Il pericolo della normalizzazione, nonostante tante cose belle che sono state fatte...
... Oggi la differenza la fa l’indifferenza: questo non è uno dei problemi, è il problema, perché c’è una convivenza con le mafie dovuta a connivenza e a sottovalutazioni, con letture inadeguate e antiche della situazione...
... Il riferimento è alla saldatura tra capitali mafiosi e potere economico che chiede nuovi paradigmi. Le mafie sono diventate imprese moderne che ammazzano meno e ricorrono meno alla violenza perché possono contare sulla violenza bianca degli affari e dei crimini tributari...
... Senza dimenticare i legami con la massoneria deviata, grovigli di interesse dove il bene pubblico è degradato in vista di benefici privati. Le mafie sembrano diventate un’agenzia di servizi...
... il primo nemico è l’indifferenza, il farsi i fatti propri...
... I nostri ragazzi sono meravigliosi, ma hanno bisogno di adulti veri e della scuola, di insegnanti che vivano la professione come una vocazione: una scuola che sia sovversiva, una spina nel fianco della rassegnazione. Così è possibile vincere le mafie, contagiare gli altri, scuotere le coscienze...
... Soprattutto pensando che l’80% dei familiari delle vittime non conosce la verità o ne sa solo una piccola parte: eppure le verità passeggiano per le vie del nostro Paese perché c’è chi sa. L’omertà uccide la verità e la giustizia... "
Album fotografico della manifestazione |
Nel pomeriggio gli studenti hanno visitato l'Opera San Francesco per i Poveri in Viale Piave 2, ascoltando le parole di fra Giuseppe e Fra Giambattista, Ilaria e Marco, per conoscere la realtà dei poveri e degli impoveriti dentro la città di Milano, ma soprattutto per conoscere il bene che viene dall'aiuto e solidarietà che l'Opera mette in campo con i suoi oltre 1200 volontari per le mense, le docce, gli abiti, i servizi sanitari a favore degli ultimi della società.
Un grazie sincero a tutti coloro che hanno partecipato.
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