Venerdì 26 maggio 2023 si è svolta la premiazione del concorso letterario "Ali di Carta" organizzato dall'Istituto Romero di Albino. Due studentesse amaldine, Benedetta Perico di 4A e Vivian Gualandris di 3H, si sono classificate rispettivamente al primo e al secondo posto nella categoria "Poesie della Lombardia".
Ecco i giudizi della giuria che hanno decretato la vittoria delle nostre ragazze:
- per Benedetta: il dialogo notturno a distanza, tra la vita e la morte, si carica di intensità drammatica e di suggestioni letterarie, da Wordsworth a Pascoli e a Ungaretti, nel contrasto tra gli occhi curiosi del bambino e quelli morenti del padre. La malinconia del testo è arricchita nel finale dalla convinzione di un nuovo incontro futuro, quando "fioriranno i narcisi".
- per Vivian: la poesia è una riflessione sulla caducità della vita, ma da questa consapevolezza nasce l'urgenza di sfruttare attivamente ogni istante, anche senza riuscire a fidarsi pienamente del futuro.
Complimenti a Benedetta e Vivian per questo risultato da tutto il Liceo Amaldi!
Di seguito i testi delle due poesie.
NARCISI (Benedetta Perico)
Veglio, ancora una volta, nella notte ghiacciata,
dove il freddo intrappola i pensieri.
So che domani sarà come oggi e come ieri.
So che non tornerò: questa è l'arma più affilata.
Mi manchi, figlio mio.
Ricordo, nella notte, di quando mi leggevi le favole,
e piango. Mi chiedo se ci sia un angolo dell'emisfero
in cui non esista né dolore né pensiero.
E ti sogno, ancora, mentre si spengono le lucciole.
Mi manchi, papà.
Le urla strazianti dei soldati uccisi
all'alba mi trapassano.
I soldati cadono sui luminosi petali dei narcisi,
e fiori della speme e della nuova vita collassano.
Le braccia di mamma, mai in ritardo,
all'alba m'avvolgono.
Verso i radiosi narcisi è il nostro sguardo:
ecco che anch'oggi il nuovo Sole fra i petali accolgono.
Ma il solo pensiero di te mi conforta,
e mentre tutto si spegne rivedo i tuoi occhi curiosi di capire il mondo,
li rivedo per un istante, gli occhi di un bambino, per un secondo,
fino a che uno sparo crudele alla realtà mi riporta.
Come i narcisi ogni mattina aspettano il raggio di sole,
così i miei occhi aspettano di vederti,
non più dubbiosi, curiosi, non più incerti:
mi racconterai di nuovo le favole,
io lo so, si riaccenderanno le lucciole.
Lo so, fioriranno i narcisi.
IL TEPORE DELLA GIOVINEZZA (Vivian Gualandris)
Ordinaria ormai
è diventata la mia esistenza.
Frequentemente mi capita
di perdermi tra mille incertezze.
L'apatia non mi appartiene,
io vivo le mie emozioni.
D'altronde chi sarei
se non ardessi per vivere?
Tuttavia, mi sembra
di non aver vissuto a pieno
gli attimi della mia gioventù.
Ciò mi intimorisce
poiché speranzosa verso il futuro
non son mai stata.
Ed il tempo sembra trascorrere
come l'ardore di una candela.
Dal momento in cui contempli
il fuoco propagarsi,
quel calore ti pare eterno.
Tuttavia in un banale attimo
la fiamma, privata dell'ossigeno,
si affievolisce lentamente.
E proprio come la scomparsa
di quell'accogliente calore
io muoio con essa.
La bellezza della mortalità
e l'immensità di un breve istante.
Perché dopotutto
non siamo altro che quello.
Quel breve attimo
che solo noi, come individui,
possiamo assaporare a pieno.
Nonostante siamo titubanti
nel fidarci del futuro,
non possiamo abbandonarci
ad una patetica passività.
Perciò avvaliamoci del presente
e affidiamoci alle certezze
di quel breve momento
che chiamiamo vita.
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